Gli Agitos: Comprendere Questo Simbolo Paralimpico In 5 Domande
Mentre la cerimonia di apertura si terrà questa sera in Place de la Concorde e darà il via ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, l'Arco di Trionfo sfoggia da due mesi ormai queste strane virgole colorate che simboleggiano il movimento paralimpico: gli Agitos! Ecco un piccolo riepilogo per comprendere tutto su questo simbolo in 5 domande.
1- Che cosa sono gli Agitos?
Durante i Giochi paralimpici di Parigi 2024 e durante la cerimonia di apertura di questa sera, sentirete probabilmente più volte il termine "Agitos".
Per tutti coloro che non sanno a cosa si riferisca questa strana parola, gli Agitos sono il simbolo paralimpico che appare sul logo e sulla bandiera dei Giochi paralimpici.
Questo simbolo, composto da tre grandi virgole rosse, blu e verdi, adorna attualmente l'Arco di Trionfo a Parigi, così come i cerchi olimpici adornano la Torre Eiffel...
2- Qual è il significato degli Agitos?
Anche se gli Agitos sono molto meno conosciuti dal grande pubblico rispetto ai cerchi olimpici disegnati da Pierre de Coubertin nel 1913, hanno anch'essi un forte valore simbolico.
Il loro nome, che deriva dal latino, significa “Mi muovo” e la loro forma rappresenta questa idea di movimento, per aderire al motto paralimpico “Lo spirito in movimento”.
Per quanto riguarda i loro colori, sono tre (rosso, blu e verde) ma non sono stati scelti a caso. Sono i tre colori più rappresentati sulle bandiere nazionali di tutto il mondo.
Il Comitato Paralimpico spiega anche che il punto centrale immaginario che collega i tre agitos simboleggia il raduno degli atleti provenienti dai quattro angoli del pianeta.
Dal quale anno esistono gli Agitos?
Questo simbolo del paralimpismo è relativamente recente, poiché è apparso solo nel 2004, durante la cerimonia di chiusura dei Giochi paralimpici di Atene.
Quando i primi Giochi paralimpici ufficiali sono stati organizzati a Roma nel 1960, questo evento non aveva né identità visiva né logo. Bisogna aspettare il 1988 perché il Comitato Internazionale Paralimpico o CIP si dotasse di una rappresentazione visiva ufficiale.
Quell'anno, i Giochi paralimpici si tengono per la prima volta nella stessa città dei Giochi olimpici: a Seul in Corea del Sud… Questo spiega probabilmente perché il Comitato Paralimpico si sia ispirato al tae-geuk, un motivo sudcoreano che appare in rosso e blu sulla bandiera del paese.
Il primo simbolo paralimpico, utilizzato dal 1988 al 1994, aveva la stessa configurazione e gli stessi colori degli anelli olimpici. A partire dal 1994, questo simbolo si differenzia dagli anelli olimpici riducendo il numero di forme a tre, per illustrare “Lo spirito, il corpo e l'anima”, che era il motto paralimpico dal 1992 al 2003.
Dieci anni dopo, il motivo coreano è abbandonato a favore degli Agitos, ma vengono conservati i tre colori. L'ultima modifica risale al 2019, quando la forma e il colore di questo simbolo paralimpico sono stati leggermente rimaneggiati.
Quali sono gli altri simboli dei Giochi Paralimpici?
Gli Agitos non sono l'unica differenza tra i Giochi Olimpici e i Giochi Paralimpici. Come vi dicevamo in precedenza, il movimento paralimpico possiede il proprio motto (Lo spirito in movimento), molto diverso dal motto dei Giochi Olimpici (Più veloce, più in alto, più forte - insieme).
I Giochi Paralimpici hanno anche il loro inno. L'Inno del futuro è stato composto dal francese Thierry Darnis e scritto dall'australiano Graeme Connors. Questo inno, che viene suonato durante l'alzabandiera paralimpica nel corso della cerimonia di apertura, è stato commissionato dal Comitato Internazionale Paralimpico nel 1996.
5- Perché i simboli dei Giochi paralimpici sono diversi?
Mentre i Giochi Paralimpici di Parigi 2024 stanno per iniziare, potreste chiedervi perché questa competizione non utilizza gli stessi simboli dei Giochi Olimpici. Anche se questi due eventi sono oggi organizzati in parallelo, nelle stesse città e luoghi di accoglienza, le loro origini sono diverse.
La culla del paralimpismo non si trova in Grecia a Olimpia, ma a Stoke Mandeville, in un ospedale militare nel nord di Londra. È lì che un neurologo tedesco chiamato Ludwig Guttmann organizzò i primi Giochi mondiali per pazienti paraplegici nel 1948.
Poiché c'è mezzo secolo di differenza tra la rinascita dei Giochi Olimpici moderni nel 1896 e l'emergere del movimento paralimpico, ciascuno di questi due eventi possiede il proprio comitato organizzatore, i propri codici e i propri simboli.