Marcel Pagnol è nato a Aubagne il 28 febbraio 1895 ed è morto a Parigi il 18 aprile 1974. In occasione del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa nel 2024, vi proponiamo di visitare la Provenza sulle tracce dello scrittore, nei luoghi che amava e che hanno ispirato molte delle sue opere letterarie e dei suoi film.
Aubagne: la sua città natale
"Sono nato nella città di Aubagne, sotto il Garlaban coronato di capre ai tempi degli ultimi caprai." È con questa frase che si apre La Gloria di mio padre, il primo libro della serie dei Ricordi d'infanzia.
Aubagne, situata a una quindicina di chilometri da Marsiglia, è quindi il punto di partenza logico di una passeggiata in Provenza sulle tracce del bambino del paese. Il piccolo Marcel, figlio di Joseph insegnante e di Augustine, sarta, è nato il 28 febbraio 1895 in una casa borghese del XIX secolo, situata al numero 16 del corso Barthélemy.
Oggi aperta al pubblico, la casa natale di Marcel Pagnol presenta dei ritratti della famiglia, delle lettere manoscritte e un interno accuratamente ricostruito, con la sala da pranzo, la cucina e la camera con la sua piccola culla.
Il massiccio del Garlaban: le sue amate colline
Per ritrovare i luoghi che hanno ispirato Marcel Pagnol, bisogna poi prendere il sentiero delle "sue amate colline", nel massiccio del Garlaban che domina Aubagne con tutta la sua altezza. È lì, tra Aubagne, Eoures, La Treille e Marsiglia, che il giovane Marcel ha vissuto le avventure raccontate in tutti i Souvenirs d'Enfance, in compagnia del suo amico Lili des Bellons.
È anche in questi paesaggi di gariga che Marcel Pagnol, diventato cineasta, ha acquistato nel 1934 una tenuta di 24 ettari per farne, secondo le sue stesse parole, la sua Hollywood provenzale! Vi ha girato diversi dei suoi film, tra cui Angèle (1934), Regain (1937) e Manon des Sources (1952).
La Treille: il villaggio dove riposa
L'ufficio del turismo di Aubagne propone diversi percorsi, di una lunghezza da 4,5 km a 13,5 km, per camminare sulle orme dell'accademico.
Durante queste passeggiate, potrete scoprire:
• la fattoria di Angèle, oggi in rovina.
• la Bastide Neuve, la casa delle vacanze della famiglia Pagnol.
• la casa di Lili.
• il pozzo di Raimu.
• le Barres de Saint-Esprit.
• la grotta di Manon o grotta del Plantier.
• il villaggio di La Treille
Il villaggio di La Treille è quello dove la famiglia Pagnol si riforniva durante le vacanze estive. Lo scrittore amava particolarmente questo borgo, di cui conservava ricordi d'infanzia. È nella piazza di questo villaggio che il giovane Marcel si fece fotografare accanto a suo padre che teneva delle bartavelle.
Evento commovente, Marcel Pagnol è oggi sepolto nel piccolo cimitero di questo villaggio così caro al suo cuore.
La grotta di Manon: all'incrocio tra finzione e realtà
La grotta di Manon designa la grotta utilizzata da Marcel Pagnol per le riprese di diverse scene del film Manon des Sources.
Se la visitate, non dimenticate di andare anche nella grotta del Cervo situata proprio sopra. Lo scrittore vi fece costruire una piccola vasca per raccogliere l'acqua di sorgente. Sui bordi di questo bacino, si possono vedere le impronte delle mani di Pagnol e di Orane Demazis, sua compagna dal 1925 al 1938.
Colui che ha scritto: "Si diventa vecchi quando i giovani ci abbandonano" ha lasciato il suo segno nella storia della letteratura e del cinema. Centotrenta anni dopo la sua nascita, la sua opera è più viva che mai e ispira progetti di serie e documentari. Da un'opera inedita ritrovata nei suoi archivi, Gaby ou la Belle et l'argent è stato tratto un romanzo grafico. Quanto al progetto di un museo Pagnol, potrebbe concretizzarsi un giorno ad Allauch vicino a Marsiglia...