Avete sentito parlare dell'applicazione Gowwiz? Questa applicazione, sviluppata da una donna francese in collaborazione con l'ospedale universitario di Brest, aiuta i viaggiatori a superare gli effetti del jet lag. Durante un viaggio in Malesia, ho testato questa applicazione in condizioni reali e vi fornisco la mia testimonianza e la mia opinione.
Perché testare Gowwiz?
Ho scoperto l'applicazione Gowwiz attraverso un comunicato stampa che mi proponeva di presentare questa applicazione innovativa e made in France sul nostro sito gralon.net.
Poiché stavo pianificando un viaggio in Malesia con una differenza di fuso orario di 6 ore all'andata e 7 al ritorno (a causa del passaggio all'ora invernale a fine ottobre in Francia), questo viaggio mi è sembrato l'occasione perfetta per testare questa applicazione anti jet lag in condizioni reali.
Inoltre, il prezzo dell'applicazione (4,99 euro) non mi è sembrato eccessivo alla luce delle difficoltà che molte persone che avevano già viaggiato in Asia mi avevano annunciato.
Quali erano le mie aspettative?
Non ero mai stata in Asia prima d'ora e temevo il jet lag che ne sarebbe potuto derivare, dato che di solito è più difficile adattarsi all'ora locale quando si viaggia in Oriente.
Il mio precedente volo a lungo raggio mi aveva portato a Boston, negli Stati Uniti, sempre con un fuso orario di 6 ore, ma nella direzione opposta. Allora avevo avvertito una stanchezza piuttosto moderata, che era passata da sola dopo due buone notti di sonno.
Per questo viaggio in Malesia, temevo una stanchezza molto più intensa e duratura che mi avrebbe impedito di visitare il Paese e di godermi il soggiorno per circa una settimana. Si dice infatti che in media è necessario un giorno di riposo per ogni fuso orario attraversato prima di sentirsi completamente in forma.
Speravo che l'app Gowwiz mi permettesse di riprendermi più velocemente dal jet lag e di accorciare questo tempo a 3 giorni, per godermi la mia vacanza all'estero il prima possibile.
Come funziona l'applicazione?
Una volta scaricata l'applicazione, vi chiede di indicare il vostro prossimo viaggio:
- o utilizzando il numero di volo per un volo diretto
- o indicando l'aeroporto di partenza e di arrivo e gli orari di decollo e atterraggio (se, come me, dovete prendere una coincidenza).
L'applicazione chiede anche di compilare un modulo sulle proprie abitudini di sonno (orari di sveglia e di riposo) e su eventuali farmaci assunti durante il giorno.
Da queste informazioni, l'algoritmo calcola un programma personalizzato che inizia il giorno prima della partenza e si protrae per un totale di 4 giorni. La promessa dell'app è quella di potersi risincronizzare in questo periodo, a soli 2 giorni dall'arrivo.
Cosa ne penso di Gowwiz?
Quando ho scaricato l'applicazione, l'ho trovata facile da usare. Anche se il mio volo non era diretto, non ho impiegato molto a fornire le informazioni richieste. Mi aspettavo un questionario più complesso e sono stato piuttosto sollevato di non doverci passare ore e ore.
In questa fase, mi sono solo rammaricata di non poter indicare diverse ore di assunzione di farmaci, dato che ho trattamenti mattutini e serali.
Ho ricevuto il mio programma personalizzato in pochi minuti e poi mi sono sentita un po' delusa. Di fronte al mio programma personalizzato di 4 giorni, ho pensato: "Tutto qui? In seguito, la semplicità del programma e dell'interfaccia si è rivelata un vantaggio, perché sentivo la fatica del viaggio.
All'inizio stentavo a credere che questi consigli apparentemente semplici mi avrebbero aiutato ad attraversare 6 fusi orari... Nonostante ciò, non ho rinunciato a seguire le raccomandazioni dell'algoritmo, tra cui indossare gli occhiali da sole tra le 5 e le 6 del mattino del giorno della partenza.
Questa stranezza mi è valsa un po' di derisione da parte della mia famiglia, ma ero motivato e mi sono attenuto scrupolosamente al programma. Anche in aereo mi sono esposto alla luce al momento giusto, guardando un film.
Tuttavia, la persona che viaggiava con me si è rifiutata di seguire il programma perché trovava faticoso alzarsi così presto e un po' ridicolo mettersi gli occhiali da sole dalle 5 alle 6 del mattino, quando fuori era buio. Alla fine, non ha preso il jet lag come me e le ci è voluta una settimana per tornare alla normalità.
L'applicazione è efficace?
Sono atterrata a Kuala Lumpur, in Malesia, mercoledì pomeriggio e ho sentito gli effetti del jet lag (soprattutto la stanchezza) per i due giorni successivi.
Mi sono sentito meglio sabato, 3 giorni e mezzo dopo l'arrivo. Non so se posso attribuire tutto il merito all'app, ma sono stata molto felice di poter iniziare a visitare la città e partecipare alle celebrazioni del Deepavali.
Penso che l'applicazione Gowwiz mi abbia aiutato e che sia davvero interessante per i viaggiatori a lungo raggio, a patto che siano sufficientemente motivati a seguire il programma.
In sintesi, ho apprezzato :
- essere accompagnato da un programma e da notifiche sullo smartphone durante questo "calvario" da jetlag
- ricevere una notifica per prendere le medicine, ma non avere troppe notifiche durante questa esperienza
- avere un supporto che mi ricordi che devo riposare e fare un pisolino, soprattutto quando torno a casa.
Mi è sembrato che anche il ritorno a casa sia una tappa faticosa, ma in cui si può essere tentati di disfare le valigie e/o tornare al lavoro senza aspettare e senza prendersela comoda.
D'altra parte, mi sono pentito:
- non essere in grado di programmare diverse dosi di farmaci nel corso della giornata
- non essere sempre in grado di seguire esattamente le fasi del programma nel momento indicato, anche se questo non sembra aver compromesso l'efficacia complessiva dell'applicazione.
In conclusione, spero che la mia testimonianza e la mia opinione su questa applicazione francese aiutino altri viaggiatori a partire più rilassati, con meno paura del jet lag.