Il 21 settembre si celebra la Giornata mondiale dell'Alzheimer, una malattia neurodegenerativa che si sviluppa silenziosamente nel corso di molti anni. Durante la cosiddetta fase pre-clinica, che può durare da 5 a 15 anni, è possibile rallentare la comparsa dei primi sintomi. Ecco 5 consigli di prevenzione per ritardare l'insorgenza della malattia.
1- Fare attività fisica
Ad eccezione di rarissime forme genetiche della malattia, non è possibile prevedere l'insorgenza dell'Alzheimer in un paziente. Questa patologia si evolve silenziosamente per molti anni, durante i quali la corteccia cerebrale viene attaccata da un deposito di proteine anomale.
Durante questo periodo in cui il paziente è asintomatico, uno stile di vita sano contribuisce a rafforzare le difese del cervello e a ritardare l'insorgenza della malattia di Alzheimer.
Il primo consiglio di prevenzione è quello di praticare un'attività fisica regolare e sostenuta, poiché uno stile di vita sedentario è dannoso per il cervello. È stato dimostrato che le persone che svolgono un'attività fisica regolare hanno un rischio ridotto di circa il 30% di sviluppare malattie neurodegenerative.
Tutti gli sport sono benefici per la memoria e le capacità cognitive se praticati per un'ora al giorno. Anche camminare è efficace, purché si facciano 8.000 passi al giorno.
2- Mantenere i collegamenti sociali
L'attività fisica in un club o in uno sport di squadra può anche essere un'occasione per applicare il secondo dei nostri 5 consigli per ritardare l'insorgenza della malattia di Alzheimer.
Questa seconda misura preventiva consiste nel mantenere i legami sociali. Parlare e scambiare con altre persone della famiglia, degli amici o della cerchia professionale aiuta a stimolare l'intelletto, a mantenere la curiosità e ad esercitare la memoria.
La compagnia di altre persone non solo aiuta a stimolare le funzioni cognitive, ma anche a prevenire la depressione e lo stress.
In pratica, tutte le attività che permettono di rompere l'isolamento sociale (attività ricreative di gruppo, uscite con gli amici, ecc.) e di aumentare l'interazione con altre persone sono utili per consolidare le reti neurali e preservare le capacità cerebrali.
3- Coccolare il sonno
Il terzo dei 5 consigli per ritardare l'insorgenza dei sintomi dell'Alzheimer è quello di occuparsi del sonno. Durante le fasi di sonno profondo, il cervello viene ripulito dalle proteine tossiche accumulate durante il giorno. Alcune di queste proteine, come la beta-amiloide, contribuiscono all'insorgenza della malattia accumulandosi nel cervello sotto forma di placche.
Per migliorare la qualità del sonno è possibile seguire i consigli riportati nel nostro articolo a fianco. Anche in questo caso, un'attività fisica regolare può aiutare a dormire meglio senza dover assumere sonniferi che alterano la memoria.
Se avete problemi di sonno o addirittura di insonnia, non esitate a consultare il vostro medico di famiglia e a discutere delle alternative agli psicofarmaci.
4- Mangiare una dieta sana ed equilibrata
Un altro consiglio per ritardare l'insorgenza del morbo di Alzheimer riguarda la dieta, in quanto il contenuto del piatto è molto efficace nel prevenire il declino cognitivo.
Poiché il cervello è irrorato da una fittissima rete di piccoli vasi sanguigni, è molto importante limitare i rischi di diabete, ipertensione e colesterolo in eccesso mangiando nel modo più sano possibile ed evitando tabacco e alcol.
Per Nutrire il cervello e mantenere un peso sano, si consiglia di adottare una dieta equilibrata, preferibilmente ricca di antiossidanti e omega 3, come nella famosa dieta mediterranea o cretese...
5- Attenzione alla sordità e ad alcuni farmaci
Con l'avanzare dell'età, molte persone perdono l'udito e vengono sottoposte a vari trattamenti.
Eppure, la sordità e l'assunzione di alcuni farmaci sono fattori di rischio per l'Alzheimer. I farmaci che interagiscono con la memoria sono in particolare gli psicofarmaci e gli anticolinergici.
L'ultimo dei nostri 5 consigli per ritardare l'insorgenza della malattia di Alzheimer è quindi quello di prevenire o trattare l'ipoacusia e di tenere sotto controllo l'assunzione di farmaci, in accordo con il proprio medico di base.
In conclusione, non esitate ad applicare tutti i consigli di prevenzione sopra indicati. Poiché le malattie neurodegenerative sono multifattoriali, si può giocare su più livelli contemporaneamente per prevenire o ritardare la loro insorgenza.