5 Cose Da Sapere Sugli Avatar

Un avatar è un personaggio virtuale scelto da un utente per rappresentarlo online, sui social network o in un videogioco, ad esempio. Ma conoscete l'origine degli avatar e l'etimologia di questa parola? Ecco 5 cose da sapere su queste rappresentazioni virtuali ed idealizzate di noi stessi.

Il primo avatar è stato creato negli anni '80.

I primi avatar digitali sono nati alla fine degli anni '80, parallelamente all'inizio di Internet e all'apparizione dei primi servizi di messaggistica istantanea come MSN Messenger.

L'idea di utilizzare il termine "avatar" in questo contesto è attribuita a Richard Garriott, che lo ha utilizzato per la prima volta nel gioco per computer Ultima IV: Quest of the Avatar uscito nel 1985. Richard Garriott voleva che il giocatore fosse rappresentato da un alter ego nel mondo virtuale del gioco e ha preso in prestito questa parola dalla religione induista.

Questo termine è poi stato ripreso nei giochi di ruolo online ed è stato utilizzato per la prima volta nella letteratura nel romanzo di Neal Stephenson, Il samurai virtuale, pubblicato nel 1992.

2- L'etimologia della parola avatar proviene dal sanscrito.

Il termine avatar deriva dal sanscrito avatâra che significa "discesa". Questa parola si riferisce più precisamente alla forma utilizzata da un dio per scendere sulla Terra.

Nella tradizione induista, gli avatar indicano le incarnazioni terrestri di una divinità, in particolare le dieci incarnazioni del dio Vishnu. Nella mitologia induista, si racconta che il dio Vishnu sia sceso dieci volte sulla Terra in diverse forme (un pesce, una tartaruga, un cinghiale, un guerriero e un nano, tra gli altri) per ripristinare l'ordine nel mondo degli uomini e garantire il corretto funzionamento dell'universo.

Anche se non siamo divinità, anche noi utilizziamo gli avatar per incarnarci in mondi altrimenti inaccessibili. Attraverso questi doppi virtuali, potremmo persino sperimentare una forma di immortalità digitale. Ma naturalmente, la vita digitale dopo la morte è solo un'illusione di cui bisogna diffidare...

3- Gli avatar sono sempre più perfezionati.

I primi avatar nelle piattaforme di messaggistica come MSN Messenger erano immagini estremamente basiche, semplici foto. In poche decadi, hanno subito un'evoluzione significativa in quanto il loro utilizzo è stato reso popolare dai mondi virtuali come Second Life e dai videogiochi.

Oggi, gli avatar 3D sono diventati la norma nel campo dei videogiochi, dove il giocatore interpreta un personaggio dotato di caratteristiche sempre più sofisticate. Sui social network più diffusi e su WhatsApp, vengono messi a disposizione degli utenti strumenti per creare avatar tridimensionali e talvolta dotarli di movimento.

La società Meta (ex-Facebook), che possiede WhatsApp, ha persino cercato di riportare in auge il concetto di mondo virtuale popolato da avatar con il suo metaverso o metaverse Horizon Worlds. Ma l'entusiasmo di Mark Zuckerberg per questa idea non è stato sufficiente a convincere gli utenti.

4- Un avatar è una rappresentazione idealizzata dell'utente.

Un avatar può essere un ritratto simile all'utente o una rappresentazione immaginaria. Che sia fedele o meno al suo modello, offre generalmente una versione idealizzata di un individuo.

Attraverso questa incarnazione in un mondo virtuale, l'utente mostra ciò che lo caratterizza o, più ampiamente, ciò che ama e ciò che sogna di essere.

Sebbene gli avatar sui social media siano supposti rappresentare l'utente, spesso riflettono un'immagine lusinghiera dell'utente. Per questo motivo si possono definire gli avatar come alter ego idealizzati che ci permettono di evolvere nei mondi virtuali e comunicare con gli altri.

5- Gli avatar generati dall'intelligenza artificiale sono di tendenza.

Il software Lensa AI era originariamente dedicato solo al ritocco di foto e video. Ma ha ottenuto un successo mondiale da quando è stato dotato di un nuovo filtro chiamato Magic Avatar nel novembre 2022. Dopo questa aggiunta, l'applicazione è stata scaricata più di 20 milioni di volte in tutto il mondo in soli tre mesi!

Questo filtro a pagamento crea avatar dell'utente basati sui suoi selfie. È in grado di produrre decine di immagini digitali che sono sia simili che stilizzate: perfette per mostrare su social network ritratti che sembrano fatine, astronauti o supereroi!

Sui social network, mostrare un avatar generato dall'IA è diventato una vera moda. Altre applicazioni stanno cercando di competere con Lensa, come AI Time Machine, che si presenta come una macchina del tempo e crea avatar rappresentativi di diverse epoche...

Anche se questa pratica ludica sembra innocente, il processo di creazione di questi avatar solleva molte problematiche. Innanzitutto, questi ritratti generati dall'IA danno un'immagine molto sessualizzata delle donne, e alcune utenti sono rimaste sorprese di essere rappresentate completamente nude. Va detto che questi modelli di intelligenza artificiale vengono addestrati estraendo tutto il contenuto di Internet e sappiamo quanto la pornografia sia presente...

Inoltre, questo metodo di addestramento dei software di intelligenza artificiale pone un altro problema: per imparare a generare ritratti umani, le IA utilizzano anche opere d'arte protette da copyright. Sempre più artisti denunciano il fatto che la loro proprietà intellettuale venga utilizzata senza essere remunerati. In generale, il principale problema degli avatar generati dall'IA è che non esiste alcun quadro giuridico attorno a questa nuova tecnologia.